Novità anche per il sismabonus 2022. La recente legge di Bilancio ha infatti prorogato l'incentivo fino al 31 dicembre 2024. Ma di cosa si tratta esattamente? Vediamolo insieme.

Il sismabonus 2022 può essere richiesto per interventi che concernono l'adozione di misure antisismiche sugli edifici ed è rivolto sia ai contribuenti soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società (Ires). 

La percentuale di detrazione e le regole per poter fruire del sismabonus 2022 sono diverse a seconda dell'anno in cui la spesa viene effettuata. Sono inoltre concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

Sismabonus, la proroga

Anche il sismabonus è stato oggetto di proroga da parte della legge di Bilancio 2022. La nuova scadenza è fissata al 31 dicembre 2024. Grazie a questa agevolazione, i contribuenti che eseguono interventi per l'adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. 

La detrazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società (Ires), può essere richiesta per le somme spese nel corso dell'anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. 

Ma come richiedere il sismabonus 2022? Per richiedere il sismabonus bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo (per esempio, contratto di locazione) e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. Per gli interventi sulle parti comuni di edifici residenziali, è sufficiente per i singoli condòmini indicare il codice fiscale del condominio.

In base al tipo di intervento effettuato all'interno dell'immobile è possibile accedere a diversi tipi di agevolazione: si va da una detrazione del 50% al 70%, fino a raggiunre il 75% e l'80%, percentuale che in alcuni casi arriva all'85%.

Si ricorda che con il decreto Anti Frode sono stati resi obbligatori anche per il sisambonus 2022 l'asseverazione e il visto di conformità.

Sismabonus demolizione e ricostruzione

Come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, gli interventi consistenti nella demolizione e ricostruzione di edifici adibiti ad abitazioni private o ad attività produttive sono ammessi alle maggiori detrazioni previste per gli interventi antisismici qualora concretizzino un intervento di ristrutturazione edilizia e non un intervento di nuova costruzione e se rispettano tutte le condizioni previste dalla norma agevolativa.

Per poter beneficiare del sismabonus è dunque necessario che dal titolo amministrativo che autorizza i lavori risulti che l'opera consista in un intervento di conservazione del patrimonio edilizio esistente e non in un intervento di nuova costruzione. 

Sismabonus, la scadenza

La nuova scadenza del sismabonus è fissata al 31 dicembre 2024. C'è dunque tempo fino alla fine del 2024 per beneficiare di questa agevolazione e ridurre il rischio sismico del proprio immobile.

Si ricorda che la detrazione deve essere calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

NORDCOSTRUZIONI ha deciso, con delibera del 2 Gennaio 2021, di un codice etico perseguendo in tal modo la sua filosofia decennale di massima trasparenza ed economia sostenibile.

codici etici sono, anzitutto, documenti voluti e approvati dal massimo vertice dell’ente – amministratore unico, consiglio d’amministrazione, ecc. – e portati a conoscenza dell’intera organizzazione aziendale, perché vengano recepiti e applicati.

Essi esplicano la loro massima funzione a seguito dell’adozione di un Modello organizzativo ex art. 6, d.lgs. 231/2001, e vengono comunemente ritenuti il punto di partenza per la sua redazione.

In generale il codice etico deve prescrivere il rispetto assoluto della normativa applicabile, non solo quella legale ma anche quella derivante dai principi di correttezza che regolano l’attività dell’ente. Così, è senz’altro possibile che una violazione del codice etico non integri gli estremi di un reato, ovvero non determini responsabilità diretta dell’ente medesimo, secondo i principi di cui al citato d.lgs. n. 231; nondimeno, il codice etico consentirebbe all’ente di reagire – mediante l’applicazione di sanzioni disciplinari o contrattuali – facendo riferimento ai principi generali di rispetto della legge, di correttezza e di lealtà del lavoratore, nel caso si verifichino condotte comunque contrarie a tali principi.

L’adozione di principi etici rilevanti ai fini, non solo della prevenzione dei reati 231, ma dell’intera funzionalità aziendale, costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In termini generali, come affermato anche da Confindustria, i codici etici sono documenti ufficiali dell’ente che contengono l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’ente nei confronti dei “portatori d’interesse” (dipendenti, fornitori, clienti, PA, stakeholders, mercato finanziario, ecc.). Tali codici mirano a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, indipendentemente da quanto previsto a livello normativo, e possono prevedere sanzioni proporzionate alla gravità delle eventuali infrazioni commesse.

Il Codice etico dovrebbe focalizzarsi sui comportamenti illeciti rilevanti ai fini del decreto 231 e andrebbe distintamente formulato in relazione alla generalità delle fattispecie di reato doloso rispetto ai reati a tutela della salute e sicurezza sul lavoro (colposi) e dell’ambiente.

VISUALIZZA CODICE ETICO NORDCOSTRUZIONI

Miglioramento sismico Partirà così il nuovo anno alla scuola primaria Gino Sandri, dove i lavori di miglioramento sismico sono a circa un terzo del totale: il cantiere della Nord costruzioni di Oppeano ha infatti da poco iniziato i lavori nell’ala nord dove l’intervento, stando alla previsione dell’assessore ai lavori pubblici Antonio Verona, dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2023.

LEGGI ARTICOLO L'ARENA

Nel cuore del Polo Scientifico tecnologico di Borgo Roma sorge Cà Vignal 3, un nuovo edificio che accoglie laboratori didattici, aule lezione e studio per studentesse e studenti del nuovo corso di laurea in “Ingegneria dei sistemi medicali per la persona”. Il nuovo edificio è stato inaugurato  venerdì 1 ottobre nel giorno di avvio del nuovo anno accademico.

Nell’edificio, 3350 metri quadrati di superficie distribuiti su quattro piani, trovano spazio sei laboratori didattici con capienze che vanno da 18 a 35 posti, 7 aule didattiche da 45 a 144 posti a sedere e un’aula magna da 226 posti. Al primo piano sono stati ricavati spazi destinati a Incubatore e Computer Science Park mentre al secondo piano è presente una sala lettura da 24 posti. Nel complesso Ca’ Vignal offre 1100 posti a sedere e tutti gli ambienti sono cablati e dotati delle più recenti tecnologie audio video in linea con le necessità dell’università di Verona, un ateneo dinamico e in continua espansione.

Massima l’attenzione alla sostenibilità energetica. Sulla copertura dell’aula magna trova spazio l’impianto fotovoltaico di 30 chilowatt di potenza, con una capacità di produzione annua stimata di energia di 40 mila chilowattora che, oltre ad impedire ogni anno l’immissione in atmosfera di quasi 30 mila chili di CO2, consente di coprire buona parte del fabbisogno energetico del nuovo edificio. Ca’ Vignal 3 è stato progettato e realizzato per garantire una prestazione energetica di Classe A3.

VISUALIZZA ARTICOLI DELLA STAMPA:

ARTICOLO DELL'ARENA 2 OTTOBRE 2021

ARTICOLO CORRIERE DI VERONA 2 OTTOBRE 2021

 

Adeguamento sismico


  • 17 August 2018
Descrizione
SISMABONUS E ADEGUAMENTO SISMICO A: VERONA, VICENZA, PADOVA, MANTOVA, BRESCIA Per le ristrutturazioni, il risparmio energetico e per l’adeguamento sismico del patrimonio immobiliare in Italia, la Legge di Bilancio 2019 prevede importanti agevolazioni fiscali per i contribuenti.Sino al 31 dicembre 2019. Con il SISMABONUS è possibile detrarre una percentuale Irpef fino all’85% delle spese di adeguamento antisismico effettuate per mettere in sicurezza l’abitazione principale o attività produttive nelle zone ad alto rischio, denominate 1 e 2 e per le zone a rischio 3. La detrazione Irpef partirà dal 50% e potrà salire nel caso in cui l’edificio sia migliorato di due classi di rischio; è quindi previsto che lo sconto possa aumentare sino all’80% per le case ed unità produttive e sino all’85% per i condomini.
Servizi offerti
  • Contenuti collegati
    • opere di adeguamento sismico
    • sisma bonus
    • edilizia sicura
    • edilizia anti sismica
    • costruzioni anti sismiche
    • ADEGUAMENTO SISMICO VERONA, VICENZA, PADOVA, MANTOVA, BRESCIA
    • assistenza consulenza agevolazioni 2019

SISMABONUS - Spot Istituzionale Casa Sicura



  • 09 October 2017
Descrizione
Il nuovo spot sulle agevolazioni fiscali per l'adeguamento antisismico di abitazioni, condomini, attività commerciali
Servizi offerti
  • Contenuti collegati
    • Spot Casa Sicura
  • RIFERIMENTI

    -

Project Gallery